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La radiologia digitale in odontoiatria
A partire dal decennio scorso, la tecnologia digitale è stata progressivamente introdotta nell’ambito della radiologia odontoiatrica, apportando significativi vantaggi per il paziente e per il medico:

 

 

 

 

 

 

 

• enorme riduzione dell’esposizione dei pazienti alle radiazioni: l’estrema sensibilità dei sensori di captazione permette di ottenere immagini di elevata qualità, con una limitata esposizione del paziente ai raggi X;
• semplificazione delle procedure, con possibilità di ripetizione immediata di un esame non perfetto;
• immediatezza dell’acquisizione: possibilità di visualizzare in tempo reale l’immagine su un computer, monitorando la correttezza dei dati e del posizionamento del paziente e velocizzando le procedure;
• archiviazione semplice e possibilità di replicare le immagini in molteplici copie (anche per eventuali trasmissioni a distanza): ciò garantisce al paziente di poter contare in futuro sulla disponibilità degli esami già effettuati, senza preoccuparsi di conservare le lastre su pellicola, facilmente deteriorabili;

 

 

 

 

• possibilità di effettuare elaborazioni sulle immagini, quali migliorare la luminosità e il contrasto o ingrandire particolari, per rispondere in modo specifico ai diversi quesiti diagnostici formulati dal dentista o dal medico curante (operazione impossibile con le tecniche tradizionali a pellicola);
• Maggior rispetto dell’ambiente grazie alla completa eliminazione di qualsiasi materiale di consumo da smaltire, in particolare di lastre e liquidi di sviluppo e fissaggio, estremamente inquinanti.
Le indagini radiografiche ricoprono ormai un ruolo diagnostico primario in tutte le branche dell’odontoiatria. Esse consentono, infatti, una visione completa dell’anatomia dentale del paziente e costituiscono la base sulla quale impostare ulteriori analisi e una più adeguata pianificazione del trattamento.
Risulta pertanto importante che le radiografie siano effettuate con la tecnica più appropriata e con la minore esposizione possibile ai raggi X.

 

 

 

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